Food e Wedding, un luogo magico e una cucina dai sapori mediterranei, cresce il numero degli stranieri che scelgono Monaci delle Terre Nere per festeggiare il giorno più bello
“Un pezzo di Sicilia dove si respira tradizione e internazionalità” parola del founder Guido Alessandro Coffa,
il manager trapiantato in America che ha mollato tutto per tornare ad innamorarsi della sua terra
Basta una passeggiata tra i sentieri della tenuta Monaci delle Terre Nere, a Zafferana Etnea, per immaginarsi il giorno più bello, quello del fatidico sì, pronunciato sullo sfondo di una cima innevata, quella del vulcano più alto d’Europa che guarda al mare, a quel mare caldo che accoglie come un abbraccio e riporta a una terra al centro del Mediterraneo, da sempre crocevia di popoli, di tradizioni, simbolo della multi cultura, delle commistioni dei sapori e degli odori che da essa provengono. Un luogo che sa di dono della natura e di amore, tra il profumo dei fiori di zagara, dell’uva al tempo della vendemmia, dei fichi raccolti e delle ceste di vimini bagnate, del pane appena sfornato.
L’hanno immaginata e l’hanno fatta quella promessa d’amore decine di coppie straniere provenienti da Australia, Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Austria che hanno scelto Monaci delle Terre Nere, e la cucina dell’annesso ristorante Locanda Nerello, come location per festeggiare il loro matrimonio da favola. “Il numero delle coppie di sposi che hanno scelto Monaci è cresciuto molto in questi ultimi mesi, piace questo pezzo di Sicilia che è insieme territorio, tradizione e internazionalità, grazie agli standard che riusciamo a garantire, offrendo un luogo magico e una cucina dai sapori mediterranei”, è il commento del founder Guido Alessandro Coffa, il manager trapiantato in America che quasi dieci anni fa ha mollato tutto per tornare ad innamorarsi
della sua terra.
Nei suoi 24 ettari di uliveti, agrumeti e vigneti, trasformati in una tenuta biologica, fonte di ispirazione e di materie prime eccellenti, Monaci delle Terre Nere è dimora e rifugio, allo stesso tempo, e il suo nome, riporta alla storia ultracentenaria dei luoghi, di terre fertili ai piedi del monte Etna, e di mura, che hanno raccolto la preghiera e l’opera dei frati. Presente e passato si fondono, con la stessa anima. Anche le materie prime, trasformate dalle sapienti mani degli chef di Locanda Nerello, diventano percorsi di gusto e non semplici piatti da portare in tavola. Menù dai sapori mediterranei che rispettano la stagionalità, esaltano il territorio, con tante verdure dell’orto, le carni tipiche della zootecnia locale e naturalmente, tanto pesce. Il pescato del giorno,
scelto con cura dalla brigata, proviene dal mercato della “pescheria” di Catania, Riposto, Giardini Naxos.
Tra i piatti proposti da Locanda Nerello e particolarmente apprezzati dagli sposi per il loro wedding, sono i “fusilloni di Gragnano con frutti di mare crudi e cotti e cime di rapa”. Gli chef del ristorante di Locanda Nerello hanno scelto dal paniere delle primizie coltivate e raccolte dal vicino orto biologico, le cime di rapa, una verdura particolarmente buona in questo periodo dell’anno perché le basse temperature ne accrescono le sostanze benefiche come ferro e proteine nobili. Semplici e versatili, le cime di rapa abbinate in cucina con i frutti di mare, mitili e molluschi altrettanto di stagione come cozze, vongole, calamari, conferiscono alla pietanza gusto e personalità. Ad aggiungere estro a questo primo di pasta, è una punta di tartare di palamita.
Un altro piatto che sposa la filosofia di Locanda Nerello, del mix tra terra e mare è la “Triglia maggiore con panzanella di pomodoro appeso e bietoline rosse all’aglio”. La triglia è più preziosa in periodo dell’anno perché in amore, quindi, nel pieno del vigore, mentre le bietole, come tutte le verdure a foglia verde, sono un concentrato di benessere per l’alto contenuto di potassio, ferro, calcio, fosforo. Non tradendo le sue origini mediterranee, le bietole presenti in molte ricette della cucina nord africana, dell’Est Europa, della Turchia, vengono saltate in padella con olio evo e aglio. L’accostamento con la panzanella di pomodori appesi, ricchi di zuccheri non complessi e l’acidità citrica sufficiente per sgrassare la triglia, fa di questo piatto un tripudio di
gusto pur nella sua semplicità.
Ufficio Stampa
Battutalibera
Grazia Sicali
Letizia Carrara