Lasciataci alle spalle la terza edizione di Expocook, evento dedicato alle eccellenze del patrimonio enogastronomico siciliano, è tempo di bilanci.
Partiamo da una considerazione fondamentale: quando si parla di eventi dedicati al Food, per noi giornalisti di settore che viviamo in Sicilia, i termini di paragone sono abbastanza pochi. Fatto salvo, infatti, Cibo Nostrum, ormai divenuto una vera e propria “macchina da guerra”, la mente corre a Saloni come quello torinese dedicato al Gusto, al Cibus di Parma o alla notissima Identità Golose. Ovvio, quindi un atteggiamento quasi “scettico” nell’approcciarsi ad ogni fiera che tenta di guadagnare il suo “posto al sole del Mediterraneo”.
Detto con la massima franchezza, non avevo particolari aspettative in merito a quello che gli organizzatori hanno pubblicizzato come l’evento più “cook” dell’anno, parafrasando il cool tanto caro ai teenager.
E’ stato con piacevole orgoglio, quindi, che ho avuto modo di constatare il livello decisamente alto sia degli espositori presenti, sia degli chef che hanno preso parte a cooking, talk e tavole rotonde.
Una concreta dimostrazione che la Sicilia del food è più viva e vitale che mai e, se non bastassero le mie parole, ecco qualche “cifra” per corroborarle: 30.750 le presenze registrate nelle quattro giornate, numero che si riferisce a visitatori unici rilevati grazie ad un QR code che li ha generati attraverso la registrazione dal sito;
oltre 150 le aziende che hanno creduto nel progetto di Fabio Sciortino, Francesco Fontana e Francesco Lipari, gli organizzatori, “con un incremento del 97% rispetto alla prima edizione e un 10 % rispetto alla seconda.
Quest’ultimo dato, unito alla presenza di indubbio richiamo di personaggi del calibro di Igles Corelli, volto noto di Gambero Rosso Channel con il programma “Il Gusto di Igles” nonché responsabile della sede del Gambero Rosso di Palermo a Palazzo Branciforte, e, soprattutto, di Bruno Barbieri, pluristellato Michelin e volto arcinoto della ristorazione giunto nelle case degli italiani grazie alla trasmissione Masterchef, accolto a Palermo con l’entusiasmo che solitamente si riserva ad una pop star, hanno fatto sì che il target della manifestazione si allargasse non solo gli operatori del settore, ma anche un pubblico di appassionati e amatori affascinati dagli argomenti proposti sia dal palco, sia nelle masterclass su vino e birra.
Giornata clou della manifestazione è stata, senza dubbio, giovedi 28 Febbraio, in cui oltre alla presenza degli chef stellati Bruno Barbieri e Igles Corelli, si è avuta quella di Massimo Mantarro e del Campione Mondiale di Pasticceria Luigi Biasetto, che ha letteralmente incantato quanti hanno assistito al suo intervento dedicato ai 10 Ingredienti indispensabili per costruirsi una storia di successo.
Decisamente gradito anche l’intervento di Barbieri, forte della sua esperienza nel programma di Sky Uno, 4 Hotel, in occasione dell’ExtraDay organizzato da Federalberghi: “ La Sicilia è una terra che sento mia, dalla quale prendo e apprendo qualcosa ogni volta che vengo e in cui lascio sempre una parte di me, per avere sempre la scusa di tornare – ha detto lo chef bolognese che nei suoi interventi non ha risparmiato i complimenti ad Expocook – sono felice di vedere che grazie a manifestazioni come queste sta venendo fuori il meglio che questa Terra, crocevia di culture e caleidoscopio di tradizioni enogastronomiche, ha da offrire grazie al coraggio e alla voglia di crederci di chi si è impegnato per ottenere un risultato di così ampio respiro come quello che vedo con i miei occhi. Avete in mano un patrimonio unico, dovete soltanto fare in modo che tutti lo sappiano e che non vedano l’ora di conoscerlo. Chiunque arrivi in Sicilia non potrà che avere voglia di tornarci. A cominciare da me”.
Altro momento pregnante delle 4 giornate è stato il Gran Galà di beneficenza “Expocook for Children, che si è svolto nella “Tonnara Florio” di Palermo, storica dimora dell’omonima famiglia, che, complice la bella serata, ha dato agli ospiti la possibilità di esseri illuminati dagli astri che trapuntavano il cielo del capoluogo siciliano e di godere al contempo del riflesso delle “Stelle” Michelin presenti alla serata insieme a maestri gelatieri, pasticcieri e pizzaioli e chef uniti nel segno della solidarietà. L’incasso della cena preparata dagli chef dell’Associazione Cuochi e Pasticceri di Palermo, infatti, è stato destinato all’acquisto di un macchinario richiesto dal Pronto Soccorso pediatrico degli “Ospedali Riuniti Villa Sofia –Cervello” la cui consegna è avvenuta durante la serata.
Al Gran Galà, come al resto della manifestazione, hanno preso parte anche le illustri presenze che hanno contribuito al successo delle edizioni precedenti di Expocook, tra cui Domenico Privitera, presidente dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani, Giacomo Perna, presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticcieri di Palermo, Giuseppe Giuliano, responsabile dei cooking show, Daniele Vaccarella, responsabile del comparto pizza e Giovanni Porretto, delegato regionale di Euro-Toques, il presidente Rocco Pozzulo presidente della Federazione Italiana Cuochi, Santi Palazzolo, vincitore del prestigioso trofeo Pavoni come
“Pasticciere dell’anno”, Don Antonio Starita, maestro pizzaiolo la cui fama ha portato la sua pizza da Napoli a New York, Enrico Derfingher presidente di Eurotoques Italia, Fabio Tacchella, chef, gastronomo, scrittore e video blogger, Rossano Vinciarelli, campione di pasticceria, Claudio Ruta chef stellato della Fenice di Ragusa, Alessandro Circiello, chef e volto televisivo, Danilo Angè chef e volto televisivo di Uno Mattina con Pillole di “Gusto” e, con grande soddisfazione per tutto lo staff di Expocook, Domenico Maggi direttore intercontinentale sud Europa della World Chef, solo per citarne alcuni.
Per chiudere il mio personale bilancio di questa terza edizione di una manifestazione che si candida a entrare nel panorama dei cinque più grandi eventi enogastronomici italiani, posso affermare con certezza che l’impegno profuso dagli organizzatori è stato decisamente tanto, ma tanti gli sforzi ancora da fare, in primis fortificare ulteriormente il Padiglione “Wine to Beer”, grande novità di quest’anno, che ha accolto alcune tra le cantine e i birrifici artigianali siciliani più importanti e rappresentativi, e che può rappresentare il punto forte di un evento che mira a distinguersi “sul campo.