Il Brunello di Montalcino di Biondi-Santi protagonista a Catania per un viaggio nel mito e nella storia attraverso un’etichetta icona

Un viaggio nel mito e nella storia del vino italiano, attraverso una delle etichette-icona: Biondi-Santi e il suo Brunello di Montalcino sono stati protagonisti a Catania di uno straordinario appuntamento organizzato dalla Fondazione Italiana Sommelier, guidata in Sicilia da Paolo Di Caro.

Il Presidente siciliano ha condotto la serata insieme al Direttore Commerciale di Biondi-Santi, Giovanni Lai, manager, comunicatore e Docente per Fondazione al Bibenda Executive Wine Master.

Dopo il Rosso di Montalcino 2016 e una Annata 2013 di Brunello, il palcoscenico è passato alla prestigiosa “Riserva” Tenuta Greppo, in una progressione storica da brividi: 2011, 2009, 1994, fino all’introvabile 1971, grandissima annata in Brunello e vino che raggiunge quotazioni davvero importanti.

“Siamo onorati di aver ospitato un evento di questo tipo, che l’Azienda concede solo in rarissimi casi” – ha commentato Di Caro – “Giovanni Lai è un professionista straordinario e un grande narratore del vino: è stato un
privilegio condurre insieme a lui i partecipanti in un viaggio che, oltre ad essere una esperienza sensoriale unica, è anche l’occasione per parlare di storia del vino, per apprezzarne una delle massime espressioni e degustare
“il” Brunello attraverso i millesimi di chi ha inventato questo nettare pregiato.
È un pezzetto di storia che, grazie a Fondazione Italiana Sommelier-Bibenda, è approdata a Catania”.
La degustazione si è tenuta al Four Points by Sheraton di Catania.

 

Ufficio Stampa
Battutalibera
Grazia Sicali
Letizia Carrara

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