Si è svolta ieri, venerdì 10 Febbraio, nella Sala Giunta della Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di Messina, la conferenza stampa di presentazione di MeDoc nato dall’idea e dalla volontà di Gioele Micali, Responsabile evento Ais Sicilia e delegato per Taormina che si è detto fortemente convinto della riuscita di questo evento: “Crediamo molto in questa iniziativa perché promuovere e valorizzare in modo massivo e importante le tre Doc messinesi è per noi una mission. Nel evento sono coinvolti produttori storici e altri relativamente giovani, che a loro volta vogliono fortemente veicolare il territorio con in giusti canali comunicativi e attraverso i loro prodotti, le eccellenze enogastronomiche della città dello Stretto.
Sempre Micali ha reso a sottolineare che il concorso enologico ME-doc che vedrà impegnati i degustatori ufficiali AIS della Sicilia per premiare le eccellenze, l’innovazione, la piacevolezza e la compatibilità gastronomica delle etichette dei vini che si fregiano delle menzioni delle citate Doc, non ha valenza di “gara”, ma di strumento per far conoscere a chi ancora non le conoscesse, le tre realtà vitivinicole.
“Sono molto grato al Presidente Baldacchino per l’entusiasmo con il quale ha accolto il mio desiderio di accendere i riflettori sui miei territori natii. Questo progetto è il punto di partenza che la delegazione AIS di Taormina in concerto con la delegazione AIS di Messina ha per uno sviluppo comunicativo volto alla crescita del territorio messinese”, ha aggiunto Gioele Micali.
Ed a sua volte il presidente Baldacchino ha sottolineato come sia importante per gli organizzatori “Rendere tutte le denominazioni egualmente importanti”
Stessa linea per il sindaco Federico Basile che ha affermato come quello intrapreso:” Vuole essere l’inizio di un percorso che vedrà i vini protagonisti del nostro territorio. Messina merita di essere valorizzata in tutto ciò che abbiamo: dobbiamo costruire una sorta di Sistema di eccellenze messinesi, farle conoscere attraverso storie da raccontare e quindi che ben vengano le iniziative come MeDoc”.
A dare maggior risalto all’evento l’opportuno coinvolgimento dei consorzi di tutela uniti nell’ottica di una futura collaborazione per un continuo progetto di rilancio, di cui Ais si fa capofila con il supporto di tutti gli attori protagonisti, a partire esattamente dalle aziende.
Al proposito Enza La Fauci, neo eletta presidente del Consorzio Farò Doc ha dichiarato: “Nei consorzi ci sono produttori che possono definirsi audaci perché hanno lottato per riportare in auge una Doc in realtà quasi dimenticata, ma che nasce nel lontano 1976. Si tratta di vini da respiro internazionale che accendono il Focus su Messina. Essa unisce i due mari ionici e tirrenico, che con le loro peculiarità caratterizzano i nomi a seconda del “pezzetto” di territorio da cui provengono. Abbiamo bisogno di dare visibilità al nostro lavoro e alle aziende grandi e piccole che lavorano sul nostro territorio e soprattutto abbiamo bisogno di attenzione e valorizzazione per un territorio che punta all’eccellenza avendo a disposizione terroir di eccelsa qualità”.
A sua volta Nino Cambria, responsabile del consorzio Mamertino (nato a novembre 2022 con la presidente e Flora Mondello) ha sottolineato come sia “Un orgoglio essere circondati da tante giacche Ais in una provincia che ha sempre stentato nel far conoscere le sue eccellenze. Questo evento rappresenta un “qualcosa di grande” che parte dalla provincia di Messina per far conoscere al mondo i nostri vini di qualità”.
Il presidente del consorzio Malvasia delle Lipari Mauro Pollastri, invece, ha puntato la sua attenzione sulla necessità di puntare anche in futuro sulla collaboratività poiché: “La Sicilia con le Eolie sono un centro importante delle viticoltura e se si fanno le cose per bene lavorando sulla qualità credo possiamo avere di fronte ad un bellissimo avvenire”.
In conclusione l’Architetto Salvatoee Geraci, produttore del Consorzio Faro Doc ha esortato i colleghi affermando:”Sono una delle prime tessere Ais, sono un produttore e sono uno di quelli che ha creduto e crede nel territorio. Messina può fare tante cose, punto è stabilire le strategie per comprendere DOVE VOGLIAMO ARRIVARE”.