Al festival dello Street Food l’omaggio di chef Caliri ad un mare che scompare

Tecnica giapponese e gusto siciliano per il piatto dell’Ambasciatore Del Gusto a base di alghe, cozze e ricci.

E’ un omaggio al mare quello di chef Caliri presentato ieri alla giornata conclusiva dello Street Food Fest a Piazza Cairoli. “U mauru” un’alga diffusa nel catanese che cresce tra fondi marini vulcanici, viene presa a simbolo di un mare che scompare devastato dall’incuria e dall’inquinamento. La rossa alga Mauro infatti attecchisce solo in acque perfettamente pulite e prive di contaminanti. Da qui la sua quasi totale estinzione.
E poi ancora: ricci di mare, cozze uova e caviale. Un insieme iodato lavorato abilmente con una tecnica orientale: il Tamagoyaki.
Conosciuto nello street food giapponese il tamagoyaki, simile all’omelette, è un composto di uova che viene arrotolato piu’ volte sino a formare un cilindro, come una millefoglie di frittata,
Tecnica orientale ma gusto tutto nostrano. Dinanzi al pubblico accorso sotto il tendone della manifestazione domenica mattina, chef Pasquale Caliri compone il suo omaggio marino deponendo una fetta di Tamagoyaki reso verde dagliu spinaci su un fondo di “mpepata di cozze”.
Il risultato è un piccolo concentrato di mare. “Quel mare che tanto amiamo – spiega lo chef ricordando come i comportamenti virtuosi hanno portato il Marina Del Nettuno di Messina ad ottenere la Bandiera Blu – ma che troppo trascuriamo.

Alta cucina quindi ma anche un messaggio di sostenibilità in queste giornate dedicate appunto al “Pesce povero”, progetto sostenuto dalla Regione Siciliana per la valorizzazione del nostri mari.
La presenza degli Ambasciatori del Gusto ( insieme a Caliri anche il panificatore Francesco Arena ed il pasticciere Lillo Freni) era a supporto di comunità locali che si occupano di beneficeienza: il Cirs, la Mensa di Sant’Antonio, Terra di Gesù Onlus.

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