All’indomani dell’insediamento di Ruggero Razza quale Assessore alla Sanità della Regione Sicilia,
l’Associazione Italiana Celiachia regionale aveva chiesto ed ottenuto un appuntamento per discutere, tra gli
altri temi, di “dematerializzazione” del bonus statale destinato ai soggetti celiaci. Il dialogo continuo tra AIC
Sicilia e Assessorato, che ha sin da subito mostrato grande attenzione e sensibilità alle problematiche dei
celiaci, sta dunque dando i suoi giusti frutti. Chi soffre di malattia celiaca avrà finalmente la possibilità di
spendere il contributo pubblico per l’acquisto di prodotti dietetici senza glutine presso tutte le farmacie, i
supermercati forniti e i rivenditori sul territorio nazionale, non più come avviene oggi, nelle sole farmacie
convenzionate. E’ proprio l’obiettivo dell’Assessorato per la Salute della Regione Siciliana che ha dato il via
al processo di “dematerializzazione” del bonus pianificando il caricamento delle somme direttamente sulle
tessere sanitarie dei malati e dunque spendibili presso qualsiasi rivenditore sul territorio nazionale.
L’attuale normativa prevede, infatti, che il bonus possa essere speso solo in alcune farmacie convenzionate
e/o negozi specializzati rendendo difficile la fruizione agli studenti fuori sede o a chi è costretto a
soggiornare per lunghi periodi fuori dalla Sicilia. "La dieta senza glutine rappresenta l’unica terapia per
curare questa intolleranza – ha affermato l’Assessore alla Salute Ruggero Razza. Il celiaco -ha aggiunto – ha
diritto, insieme all’assistenza specialistica in regime di esenzione nell’ambito dei LEA, all'erogazione gratuita
di alimenti specifici. Pensiamo dunque di andare nella direzione giusta se cerchiamo di assicurare a tutti le
cure superando i limiti territoriali”. In sintonia con l’assessorato – ha dichiarato il presidente di AIC Sicilia
Giuseppina Costa – si sta cercando di superare il limite legato all’abbassamento dei tetti di spesa attraverso
la dematerializzazione e la liberalizzazione del buono quindi l’aumento del potere d’acquisto del buono e la
libertà della spendibilità. AIC ricorda che l’attenzione che l’assessorato rivolge al mondo della celiachia
dipende dal fatto che siamo rappresentativi dei 15.000 celiaci siciliani dai quali ci aspettiamo un concreto
sostegno mediante l’iscrizione all’associazione. Pochi euro all’anno ma che ci consentono di continuare le
nostre battaglie per garantire i diritti ai celiaci e di perseguire le nostre ‘missioni’ informative e divulgative”.
Un importante provvedimento riguarda anche l'istituzione della nuova Commissione Regionale sulla
Malattia Celiaca che sostituisce per intero il precedente organismo costituito in seguito al decreto
assessoriale del 1 luglio 2011. La commissione istituita con decreto dell'Assessore Razza, avrà il compito di
aggiornare il percorso assistenziale diagnostico-terapeutico; supportare l’Assessorato nell’individuazione di
presidi sanitari destinati alla diagnosi e al trattamento della malattia; fornire nuove linee di indirizzo per
garantire livelli uniformi di assistenza; promuovere specifica attività di formazione. Nella Commissione vi
sarà anche la presenza di alcuni nomi dell’Associazione Italiana Celiachia.
Una recente indagine OER svolta attraverso l’uso integrato di diverse fonti informative disponibili, ha
permesso al Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico di identificare oltre 12000 casi
prevalenti di celiachia in Sicilia (12.357 soggetti con una prevalenza pari a 0,25%). Inoltre, attraverso
opportuni metodi di approfondimento è stato possibile stimare anche una ulteriore quota di soggetti che
non ricorrono a cure ospedaliere né sono esenti ticket per patologia, pari a oltre 11.000 soggetti, per cui la
prevalenza totale in Sicilia è di circa lo 0,78%. Il trend è in crescita anche a causa delle migliorate capacità di
diagnosi e intervento.