Con un aumento del 70%, il comparto dei locali che promuovono un’alimentazione gluten free è quello che, nell’ultimo decennio, ha subito un incremento maggiore sia nei numeri, sia nel fatturato.
Esempio ne sono le attività ristorative che dal 2000 al 2020 (data dell’ultimo rilevamento) hanno aderito al programma dell’AIC, Alimentazione Fuori Casa senza glutine (AFC) passate da un centinaio ad oltre 4.200.
Con il numero dei celiaci diagnosticati che dal 2008 al 2018 ha superato quota 200.000 è ovvio l’interesse costante della ristorazione alla problematica dell’intolleranza al glutine, tanto più che secondo le stime degli esperti la malattia coinvolgerebbe in tutto 600.000 persone e due terzi dei celiaci stimati non sarebbero stati ancora diagnosticati.
E’ un dato di fatto che il mercato nato da questa patologia, solo in Italia, valga complessivamente 320 milioni di euro, di cui due terzi sono riconducibili all’erogazione degli alimenti senza glutine ai celiaci assistiti dal Sistema Sanitario Nazionale, ma ciò non toglie che per migliorare qualitativamente i servizi offerti, la strada da fare sia ancora lunga e complessa.
Ne abbiamo discusso durante la settimana della Celiachia nella due giorni dedicata all’argomento e organizzata nei locali di Fondazione ITS Albatros e tenutasi in modalità mista (on line e in presenza).
Fortemente voluto da Fabrizio Scaramuzza, che ne ha curato gli aspetti laboratoriali per Fondazione ITS Albatros, e dalla presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Messina Rosaria Fiorentino, per fare chiarezza non solo sulla patologia in sé e sulle restrizioni alimentari ad essa connessa, ma anche sulla legislazione che regola in generale la somministrazione al pubblico degli alimenti gluten free, l’appuntamento ha visto una vigorosa partecipazione di allievi e professionisti del settore, a riprova della considerazione in cui è tenuto il settore delle allergie e intolleranze in genere.
L’evento teorico-pratico ha avuto la funzione di dimostrare come sia possibile realizzare un intero menù equivalente in gusto e varietà, a quelli dedicati a chi da celiachia non è affetto.
<<Per la nostra Associazione – ha affermato il presidente AIC Sicilia Paolo Baronello – questi appuntamenti sono fondamentali al fine non solo di chiarire punti oscuri e lacune che possono persistere intorno alla Celiachia, ma sono di primaria importanza soprattutto per azzerare le “differenze” emotive che a tutt’oggi affliggono i soggetti celiaci sono costretti a vivere ogni qual volta devono recarsi a eventi o banchetti>>.
Quello del disagio emotivo è stato un punto analizzato e discusso da ciascuno dei rappresentanti AIC che hanno preso parte all’evento (Dominga Magrì responsabile segreteria regionale per AIC Sicilia; la dottoressa Annalisa Cutugno, referente AIC Messina e la dottoressa dietista Annalisa Cutrona esperta in Diabetologia e Malattie Metaboliche, associata AIC Sicilia sin dal 2012).
Durante l’incontro, moderato dalla giornalista Flavia Buscema, che segue fra l’altro gli allievi dell’ITS Albatros nel progetto “Redazione Albatros”, è stato anche affrontato il tema della coesistenza di allergie alimentari che di solito si abbinano alla celiachia, addivenendo al consiglio espresso dalla dottoressa Cutugno <<Meglio ipotizzare, qualora si abbia contezza di annoverare dei soggetti celiaci fra i propri ospiti, menù che siano totalmente gluten free dedicati a tutti, piuttosto che “ghettizzare” con menù speciali gli ospiti celiaci. Oggi, come hanno dimostrato gli chef Giuseppe Micalizzi e Giuseppe Geraci, dati i progressi fatti dai professionisti di settore, è relativamente facile ideare pasti che democraticamente possano incontrare esigenze e gusti di tutti>>.
Assoluto compiacimento quello espresso dalla presidente dell’Associazione provinciale Cuochi Messina, Rosaria Fiorentino, che ha posto l’accento sull’importanza formativa di appuntamenti come la due giorni da poco conclusasi: <<Un professionista che si rispetti non può avere l’illusione che basti “un corso una tantum” per dirsi preparato in determinati settori in continua evoluzione per loro stessa natura. Per questo l’appuntamento con l’Associazione Italiana Celiachia è diventato per noi un momento immancabile nella programmazione degli appuntamenti dedicati al nostro aggiornamento professionale. Vorremmo ringraziare, quindi, AIC per il tempo ogni volta dedicateci e i nostri chef Giuseppe Geraci e Giuseppe Micalizzi, per lo zelo con cui hanno curato ogni minuzioso dettaglio di queste due giornate>>.
Pacata soddisfazione anche da parte di Fabrizio Scaramuzza che ha commentato << Un appuntamento quello organizzato con APCM e AIC, sulla cui opportunità in questo triste momento, abbiamo molto riflettuto, per giungere alla conclusione che molto probabilmente anche il nostro compianto amico e presidente Paolo Bitto, avrebbe voluto che gli sforzi fatti per rilanciare anche fuori dai confini prettamente messinesi la Fondazione Albatros, non si perdessero nell’amaro oblio di ciò che poteva essere. Vorremmo, quindi, che questo fosse il segno della ripartenza, della condivisione, dello spirito di iniziativa costruttiva che negli ultimi due anni ha animato ogni nostra iniziativa>>.