IG23 Giorno due. Emozioni che cavalcano la formazione

La seconda giornata di Identità Golose 2023 si apre con le info e i saluti giornalieri affidati come di consueto a Paolo Marchi e Claudio Ceroni, ma è Gabriele Zanatta che trasporta gli ospiti della Sala Auditorium, nel vivo della manifestazione chiamando sul palco Carlo Cracco accolto da una folla entusiasta in attesa di quella che promette di essere una lezione formativa, non solo dal punto di vista gastronomico.

Cracco racconta il suo concetto di rivoluzione come un movimento spontaneo che parte dal ritorno alla “cucina” quella vera, quella che avviene davanti ai fuochi e passa per il recupero di antiche tecniche modernizzate e affinate con esasperante precisione per mettere nel piatto alimenti che si raccontino da soli. Un’esperienza esaltante assistere alla meticolosità dei gesti di Cracco e del suo discepolo Luca Sacchi, che realizzano una personalizzazione del Coniglio alla Royal, dove la tecnica e la sperimentazione, rappresentano l’avanguardia storica di piatti senza tempo. Cracco al termine della sua lectio, torna a parlare del suo desiderio di ufficializzare la creazione di un’organizzazione che rappresenti tutta la categoria dei Cuochi, in una sorta di “sindacato non sindacato”, dove le esigenze di ciascuno vengano ascoltate e portate all’attenzione dei nostri Governi.

Interessante momento di “golosità contemporanea” nella lezione di Luca Montersino, che in sala Blu 2 insegna, dimostra e delizia con i suoi dessert senza zuccheri aggiunti: un’esplosione di sapori che ricorda, qualora ve ne fosse ancora esigenza, come con conoscenze adeguate e tecnica, un dolce possa anche essere salutare.


La giornata si chiude con un importante e toccante momento che si svolge nel nuovo Spazio Arena, dove Paolo Vizzari introduce l’appuntamento
“Alimentarsi di vita: la forza della fragilità”, che ha visto relatori:
Anna Ogliari, Professore Associato di Psicologia Clinica, Università Vita-Salute San Raffaele;
Laura Dalla Ragione, Psichiatra e Psicoterapeuta, Fondatrice della Rete per i Disturbi del Comportamento Alimentare della USL 1 Umbria;
Aurora Caporossi, Founder & Presidente dell’Associazione Animenta | 100 Forbes Under 30;
Margherita Viccardi, Membro del Direttivo dell’Associazione Mi Nutro di Vita e autrice del libro Vivere accanto Ruggero Parrotto, Direttore Generale di Fondazione Cotarella, Docente della Business School 24 Ore,
Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale iKairos e di AssoMentoring
Alessandro Negrini e Fabio Pisani, Il Luogo, Milano.
Ed è Margherita Viccardi a commuovere gli spettatori con la forza e la mestizia con cui racconta l’esperienza di una famiglia alle prese con la fragilità di un figlio che, come una delicata porcellana, si “rompe” contro il muro delle difficoltà della vita. Una famiglia che diventa collante essenziale e indispensabile per sostenere con forza la rinascita di individui delicati che cadendo chiedono silenziosi che venga loro tesa la mano per rialzarsi, anche quando con occhi ostili rivendicano con tutte le proprie forze la possibilità di andare in mille pezzi e non essere più “aggiustati”.
Margherita racconta lentamente e con dolore che traspare anche dai suoi movimenti misurati, l’ennesimo crollo della figlia Benedetta, una ricaduta, la terza, che spaventa e gela ma alla quale non ci si può arrendere: il prezzo da pagare sarebbe lasciare andare questi “aquiloni” dal filo sottile, che occorre ancorare saldamente al loro posto su questa terra, dando loro solide fondamenta che vanno sedimentate giornalmente con pazienza e amore infinito.

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